Ad ottobre è stato approvato dal Parlamento Europeo il nuovo regolamento sul Mercato Unico Europeo del crowdfunding . Le nuove misure interessano tutte le piattaforme di lending ed equity crowdfunding europee e coinvolge start-up e PMI.
L’attenzione riservata anche dalle istituzioni europee nei confronti di una più rigorosa regolamentazione normativa del crowdfunding dimostra quanto esso non sia più considerato uno strumento marginale, ma sia diventato ad oggi un sistema di finanziamento consolidato e credibile agli occhi di molte realtà che intendono concretizzare i loro progetti.
È importante sottolineare come le nuove norme abbiano l’obiettivo di armonizzare l’applicazione del crowdfunding in tutti i Paesi, eliminando eventuali ostacoli e permettendo alle imprese di poter contare anche sugli investitori di altri Paesi europei.
In Italia le piattaforme sono cresciute e si sono professionalizzate.
Di seguito quelle segnalate come le migliori:
Kickstarter è senza dubbio la piattaforma di crowdfunding più famosa nel Mondo. Fondata a Manhattan nel 2009, nel giro di pochi anni, è riuscita a sconfinare oltreoceano ed approdare in Europa. In Italia è arrivata nel 2015. Attualmente è utilizzabile in 21 Paesi. Kickstarter applica un modello misto: donation based e reward based. Non permette, invece, offerte in equity based e vincola i destinatari delle donazioni alla pubblicazione del progetto. Al termine della campagna è possibile raccogliere i fondi sono al raggiungimento del budget predefinito. Kickstarter trattiene una commissione del 5% sulla somma raccolta solo in caso di gol.
Secondo un rapporto della Commissione europea DeRev, progetto tutto italiano, è tra le 5 migliori piattaforme di crowdfunding in Europa. Lanciata nel 2013 detiene il record della campagna di crowdfunding più finanziata in Italia: 1 milione e mezzo di euro destinati alla ricostruzione della Città della Scienza di Napoli, distrutta da un incendio. DeRev propone 3 formule, 2 a tempo e una illimitata: raccogli tutti e tutto o niente, entro un massimo di 90 giorni; fundraising, con accredito istantaneo dei fondi e senza obiettivi minima. Una formula, quest’ultima, riservata ad associazioni no-profit o enti che intendono finanziare attività continuative.
Come DeRev, anche Eppela è una piattaforma italiana. Nata nel 2011, nel 2017, ha raccolto quasi 6 milioni e mezzo di euro. Applica il modello reward based, che prevede una ricompensa per il donatore che ha effettuato la donazione, e stabilisce dei limiti di tempo entro i quali raccogliere i fondi, variabili da un minimo di 15 giorni ad un massimo di 40 giorni. Eppela trattiene una commissione del 5% sulla somma raccolta solo in caso di gol. Tra le piattaforme aperte all’equity based, Eppela offre l’opportunità del cofinanziamento dei progetti da parte di aziende, fondazioni e istituzioni, fino ad un massimo del 50% del loro budget.
L’unica piattaforma di crowdinvesting quotata a Piazza Affari e la prima per numero di investitori negli anni ha collezionato un successo dopo l’altro. Il 2020 è stato chiuso in bellezza con una campagna record che ha raccolto oltre 2 milioni e 700mila euro con il progetto DeepSpeed, il primo jet navale fuoribordo elettrico brevettato da Sealence Spa. È la prima volta che una startup innovativa raggiunge un risultato del genere. Tra le aziende lanciate da CrowdFundMe troviamo CleanB&B, startup leader per la gestione di affitti brevi e case vacanza, e Glass2Power, che ha sviluppato la tecnologia per le finestre fotovoltaiche del futuro.
La piattaforma ideata e gestita da SiamoSoci e lanciata nel 2016 si conferma piattaforma leader in Italia per raccolta di capitali (sfiorati i €34 milioni al 30/06/2020) e seconda per numero di campagne attivate. Nel 2020 ha ampliato la sua offerta aprendo al real estate crowdfunding con un progetto di sviluppo immobiliare puro, G311 - Green Living, che ha raccolto 2,7 milioni di euro. Secondo i dati riportati dall’azienda, finora Mamacrowd ha finanziato più di 100 progetti di startup e PMI innovative, attirato oltre 82mila investitori e raccolto quasi 45 milioni e mezzo di euro di investimenti. Mamacrowd in Italia è anche uno dei portali di crowdinvesting più attenti al settore della green economy e tra i più attivi nel proporre progetti con impatto positivo sull’ambiente.
In Italia è la piattaforma di riferimento per l’ecosistema fintech. Stiamo parlando di 200 Crowd, ex Tip Ventures, che con quasi 20 milioni di euro di capitale raccolto dall’avvio rientra tra le prime 7 piattaforme per raccolta di capitale (Fonte: 4° report Crowdinvesting 2020 del PoliMi). Il portale fondato da Matteo Masserdotti e Carlo Saccone ha ospitato campagne di successo come quelle di SplittyPay, GrowishPay, Alfonsino, Soisy e Sixth Continent, che ha sfiorato i 2 milioni di euro di raccolta da oltre 900 investitori.
Con €13,55 milioni raccolti nell’ultimo anno, il portale fondato da Carlo e Alberto Bassi nel 2012 con l’obiettivo di veicolare investimenti e competenze manageriali verso le piccole imprese è sul podio delle piattaforme di equity crowdfunding che hanno raccolto più capitale nell’ultimo anno. Un risultato spinto sia dai progetti di crowdinvesting immobiliare presenti sulla piattaforma sia dalla colossale campagna di e-Novia Spa tramite la società veicolo Fin-Novia Srl. Si tratta di una delle raccolte tramite equity crowdfunding più grandi in Europa (7,6 milioni di euro). La società è partecipata dal Gruppo Intesa Sanpaolo.
Walliance è la prima piattaforma italiana di equity crowdfunding per il Real Estate che permette agli utenti di scegliere direttamente online il progetto immobiliare di proprio gradimento e su cui investire anche solo 500 euro. Il tutto comodamente da casa via computer o smartphone, con zero costi di iscrizione e di commissioni. Trentina di nascita (è stata fondata dalla Bertoldi Holding di Giacomo e Gianluca Bertoldi) e autorizzata da Consob nel marzo 2017, finora Walliance ha già raccolto quasi 30 milioni di euro di investimenti e finanziato 23 progetti, posizionandosi tra i top player italiani per finanziamenti tramite equity crowdfunding. Tra le campagne del 2020 citiamo quella del progetto immobiliare Venezia M87, che ha raggiunto l’obiettivo di raccolta 600mila euro, e Brooklyn 669 St. Marks Avenue, che in poche ore ha raccolto 1,6 milioni di euro, e Bologna C16, lanciata a fine dicembre e che ha già superato l’obiettivo di raccolta minimo con un overfunding del 185%.
Ciascun player ha le sue caratteristiche ed i suoi punti di forza.
Quello che non è mai da dimenticare è che, indipendentemente dal fine del crowdfunding la preparazione e la COMUNICAZIONE digitale del progetto è FONDAMENTALE per il raggiungimento dell’obiettivo.
Concludiamo con un esempio di donation crowdfunding realizzato da Webtitude che ha raccolto più di 20.000 euro per un progetto no profit che sostiene pazienti affetti da SLA.
Fondamentale sono stati la definizione degli obiettivi e l’impostazione della campagna digitale per far diventare il messaggio virale.
Sono stati impiegati, oltre alla piattaforma Gofundme: